Telecamere comunali e fototrappole: regole privacy e obblighi
Le telecamere comunali e fototrappole sono sempre più utilizzate per contrastare l’abbandono dei rifiuti e il degrado urbano. Sono strumenti efficaci, ma il loro utilizzo è ammesso solo nel rispetto delle regole di privacy previste dal GDPR e dei provvedimenti del Garante.
Per Comuni e aziende private che gestiscono servizi ambientali, conoscere questi obblighi significa evitare sanzioni e garantire trasparenza verso i cittadini.

Quando sono ammesse le telecamere comunali e le fototrappole
Il Garante Privacy ha chiarito che l’uso di questi strumenti è consentito solo se:
- non ci sono alternative meno invasive (pattugliamenti o controlli manuali);
- l’angolo di ripresa è limitato al punto di conferimento;
- il trattamento è proporzionato e necessario all’obiettivo.
Cartelli videosorveglianza: come devono essere
Uno degli aspetti più importanti riguarda la segnaletica. I cartelli devono essere chiari e specifici, non generici. Devono contenere:
- indicazione del titolare del trattamento (Comune o azienda incaricata);
- finalità (contrasto abbandono rifiuti);
- contatti del DPO;
- rimando all’informativa completa (tramite QR code o link).
Per esempi pratici consulta le linee guida ufficiali del Garante Privacy.
Telecamere comunali e fototrappole: conservazione e accesso ai dati
Le immagini devono essere conservate solo per pochi giorni (72 ore/7 giorni) e l’accesso deve essere consentito esclusivamente a personale autorizzato, con tracciamento delle consultazioni.
DPIA e gestione del rischio
Nella maggior parte dei casi è obbligatoria una Valutazione d’Impatto (DPIA), che deve indicare:
- rischi per i cittadini;
- misure di sicurezza adottate (mascheramento, cifratura, accessi controllati);
- principio di “privacy by design”.
Fototrappole e aziende private: responsabilità e obblighi
Se la gestione è affidata a ditte esterne, queste devono essere nominate responsabili del trattamento (art. 28 GDPR). In caso contrario, sia il Comune che l’azienda rischiano pesanti sanzioni.
Telecamere comunali e fototrappole: checklist per Comuni e aziende
- Regolamento interno sull’uso delle fototrappole
- DPIA e registro dei trattamenti
- Cartelli conformi alle linee guida del Garante
- Conservazione breve e controllata dei dati
- Nomina delle aziende come responsabili del trattamento
- Procedure per la gestione dei diritti dei cittadini
Conclusione
Le telecamere comunali e fototrappole sono strumenti preziosi per contrastare l’abbandono dei rifiuti, ma devono essere utilizzate nel pieno rispetto della privacy.
Per i Comuni significa regolare in modo trasparente i trattamenti; per le aziende private significa adottare procedure corrette e dimostrabili. Solo così è possibile unire efficacia operativa e tutela dei diritti.
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